IN UN UN MONDO MALATO, I SANI DI MENTE VANNO DALLO PSICOLOGO – La sofferenza di chi si sente creativo e non sa omologarsi al “normale”

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La sofferenza di chi si sente creativo e non sa omologarsi al “normale”

Di dr.ssa  –  carlasalemusio.blog.tiscali.it

Come psicoterapeuta, incontro spesso persone dotate di un’ottima salute mentale ma sofferenti, a causa della patologia sociale in cui vivono immerse.

Nel corso degli anni ho individuato, dietro a tante richieste di aiuto, una struttura di personalità dotata di sensibilità, creatività, empatia e intuizione, che ho chiamato: Personalità Creativa.

In questi casi non si può parlare di cura (anche se, chi chiede una terapia, si sente patologico e domanda di essere curato) perché: essere emotivamente sani in un mondo malato genera, inevitabilmente, un grande dolore e porta a sentirsi diversi ed emarginati.

Le persone che possiedono una Personalità Creativa sono capaci di amare, di sognare, di sperimentare, di giocare, di cambiare, di raggiungere i propri obiettivi e di formularne di nuovi.

Sono uomini e donne emotivamente sani, inscindibilmente connessi alla propria anima e in contatto con la sua verità.

Queste persone coltivano la certezza che la vita abbia un significato diverso per ciascuno e rispettano ogni essere vivente, sperimentando così una grande ricchezza di possibilità.

É gente che non ama la competizione, la sopraffazione e lo sfruttamento, perché scorge un pezzetto di sé in ogni cosa che esiste.

Gente che non riesce a sentirsi bene in mezzo alla sofferenza e incapace di costruire la propria fortuna sulla disgrazia di altri.

Gente che nella nostra società non va di moda, disposta a rinunciare per condividere.

Gente impopolare. Derisa dalla legge del più forte. Beffata dalla competizione.

Portatori di un sapere che non piace, non perdono di vista l’importanza di ciò che non ha forma e non si può toccare.

Sono queste le persone che possiedono una Personalità Creativa.

Persone ingiustamente ridicolizzate e incomprese in un mondo malato di arroganza, e che, spesso, si rivolgono agli psicologi chiedendo aiuto.

Ognuno di loro è orientato verso scelte diverse da quelle di sempre.

E in genere hanno valori e priorità incomprensibili per la maggioranza.

Non seguono una religione, ma ascoltano con religiosa attenzione i dettami del proprio mondo interiore.

Sanno scherzare, senza prendere in giro.

Pagano di persona il prezzo delle proprie scelte e preferiscono perdere, pur di non barattare la dignità.

Sono fatti così.

Poco ipnotizzabili. Poco omologabili. Poco assoggettabili.

Persone che non fanno tendenza.

Forse.

Gente poco normale, di questi tempi.

Gente con l’anima.

Di dr.ssa Carla Sale Musio

Fonte: carlasalemusio.blog.tiscali.it

 

20 thoughts on “IN UN UN MONDO MALATO, I SANI DI MENTE VANNO DALLO PSICOLOGO – La sofferenza di chi si sente creativo e non sa omologarsi al “normale”

    • Mi ci riconosco da quando ero bambina: una bambina diversa. Da adulta è ancora peggiore il non trovare riscontri con il mio mondo interiore. Hanno abbattuto, per futili motivi di interesse , una magnolia secolare. Sono stata male quando la grande cima è caduta al suolo, come fosse caduta la testa di un amico, E loro, loro continuano a dire che era solo un albero. Loro sono gli altri quelli che dovrebber farsi curare, non lo faranno mai ed a star male ci sono solo io e persone simili a me.

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  3. In effetti, benchè ritenersi totalmente e perfettamente sani ed integri lo trovo un pò presuntuoso, in quanto dovrebbe essere un terapeuta certificato o uno specialista in psichiatria a dirlo, penso che se non si selezionano le persone che si frequentano si rischia di distruggersi e diventare come loro o poi, un pò come Palla di Neve nel famoso film Full Metal Jacket, di avere reazioni malate per esasperazione.
    Copio questo articolo, citando autore e fonte ovviamente, e lo posto sul mio profilo virtuale, sperando di far cosa gradita ed auspicata dall’autore, in quanto da mesi vado chiedendo ad investigatori, criminologi, sociologi, e psicologi che cosa è la salute?
    Rimangono infastiditi da tale domanda. Probabilmente perchè percepiscono che è provocatoria, in quanto loro stessi non se la passano meglio dei matti dichiarati che perseguitano.
    Saluti cordiali

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  4. Se uno è davvero sano, sta davvero, ma davvero, bene con se stesso, e fa con fiducia, coraggio e fermezza la sua cosa sta semplicemente bene e non conta nulla quanto malato è o meno il mondo attorno.
    E’ chiaro che il mondo attorno ci influenza ma seppur derisi, impopolari e non di moda possiamo sempre stare in contatto con la nostra verità interiore, vederci e vedere gli altri con compassione, stando bene e quello che fanno gli altri o quello che accade non conta nulla.

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  5. Bell articolo! È proprio vero, esistono questo tipo di persone. E la cosa più brutta è che purtroppo, ancora nel 2016 la maggior parte delle persone che vanno dallo psicologo viene considerato “malato”.
    Penso anche che quelle persone considerate “diverse” in realtà siano le migliori. Diverso significa che si distingue dalla massa, diverso significa vero.

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